irgio: (Default)
[personal profile] irgio
 
  • Storia scritta per il Cowt10;
  • La Canzone di Achille | Achille/Patroclo;
  • Prompt: reincarnation & storia con salto temporale divisa in due parti di lunghezza simile;
  • 1351 parole;
  • M4

 

 

 

 

L’accampamento è tutta una serie di tende in cui i soldati dormono, mangiano e muoiono. È la loro casa da quasi dieci anni e alcuni di loro sono diventati uomini lì e non hanno mai conosciuto l’abbraccio di una donna o il piacere di una vita semplice e prima di spada e di sangue. 

Sono guerrieri, nati e forgiati per quel momento, per uccidere e per morire con gloria. Tra tutti, Achille, il Pelide, il semidio, spicca. Bello come un dio, baciato dal Fato, figlio della dea Teti e più grande eroe della sua generazione. 

Le mura di Troia si vedono all’orizzonte e sono una presenza cupa e angosciante; un ricordo pieno di frustrazione per tutti i greci che si sono accalcati sotto le sue mura per lavare con il sangue l’affronto arrecato a Menelao, re di Sparta, marito di Elena, privato della sua sposa dall’infido Paride, principe di quella città maledetta. 

La guerra di Troia dura da quasi dieci anni e innumerevoli vite sono finite per alimentarla. 

 

Achille è bello, con i capelli biondi e ondulati e gli occhi chiarissimi, il fisico scolpito dalla battaglia e dalla sua stessa natura divina. Patroclo lo ha amato nel momento stesso in cui lo ha visto, anche se non se ne è immediatamente reso conto e insieme sono piuttosto strani. Più il semidio è bello, perfetto e simile al sole, più Patroclo è scuro di carnagione, con un naso sgraziato e le spalle esili. 

La loro tenda è al centro dell’accampamento e nessuno dei due ci passa molto tempo, solo la sera, quando la battaglia è rimandata al giorno seguente e i feriti sono stati curati, Patroclo e Achille vi fanno ritorno. Stanchi, sudate, stremati, nervosi. 

Patroclo detesta essere lì, odia il giorno in cui i suoi sandali si sono poggiati su quelle terre e detesta l’odore di sangue che permea ogni cosa. Non detesta Achille - questo no, mai - ma la scoperta delle sue doti mediche non ha potuto alleviare il tormento e l’oppressione di essere coinvolto in una guerra che non gli appartiene, non davvero, e di cui non condivide i principi né gli scopi.

Achille ha ormai dimenticato cosa voglia dire trascorrere anche un solo giorno senza essere loro del sangue dei suoi nemici e Patroclo non riesce a dirgli che il suo sorriso non è più luminoso come quando erano ragazzini.

 

La notte è loro, è amica e custode e della loro intimità. Fanno sesso, per ore, in continuazione, per scaricare la tensione o il dolore o la frustrazione. Achille si lascia cullare dalle braccia di Patroclo e si sente improvvisamente completo e in pace, molto di più di quando porta elmo e spada e ricorda a tutti, sul campo di battaglia, di essere il migliore tra i guerrieri. 

Il corpo di Patroclo è caldo e piacevole, anche se non è temprato dalla guerra e dagli allenamenti e le sue mani sono gentile e morbide. Achille lo bacia, una volta in più, cercando di imprimere sulle labbra il suo sapore fino alla sera successiva e Patroclo gli carezza la macella e gli morde piano la pelle morbida del collo.

Quando poi sono entrambi sazi e l’odore del sesso ha coperto quello del sangue, si abbandonano nel loro giaciglio, tra le coperte e le pelli di animali, con i corpi nudi e sudati e il respiro tranquillo.

Achille è sempre il primo a cedere al sonno e Patroclo si perde ore a osservarlo, nella penombra, divorato dal terrore che sia l’ultima volta che giacciono insieme. 

- Credi che se ci fossimo conosciuti in un altra epoca, ci saremmo trovati lo stesso? - gli chiede un sera piano Patroclo, carezzandogli la testa e giocando con le ciocche bionde dei suoi capelli. 

Achille è stanco e intontito, con le palpebre pesanti e il corpo molle per il sonno. Sbuffa appena e stringe Patroclo a sé con tutta la forza che gli rimane. 

Non dice niente, il sonno lo coglie prima. Non ha dubbi, però, lui troverebbe Patroclo anche negli Inferi. 

 

 

 

 

 

Alessandro ha diciassette anni e la terribile propensione a ficcarsi nei guai, a scappare di casa o a saltare la scuola. Non c’è un motivo preciso, in realtà, per quella ingiustificata ribellione adolescenziale. Ha ottimi voti - è un ragazzo intelligente, signora - è il capitano della squadra di calcio; i suoi genitori sono amorevoli e hanno una relazione stabile e monogama; è stato salvato dall’acne giovanile che ha invece aggredito molti dei suoi compagni di scuola. Nel complesso è sano, è bello, è intelligente, ha tutto quello che dovrebbe poter desiderare. 

Alessandro, però, sente come la smania di avventurarsi sempre oltre ogni sua immaginazione, di vedere e apprendere quante più cose nuove, di allenarsi fino allo sfinimento e poi sfidare ancora se stesso a esplorare quel lato della città che ancora non ha visto. 

Ha diciassette anni e la sensazione opprimente che qualcosa manchi, che debba trovare il pezzo mancante della sua esistenza. Si rifiuta di stare fermo, di aspettare, di accettare che sia solo una fase, come gli ripetono i suoi genitori fino allo sfinimento, prima di cena. 

È una mancanza a cui non sa dare forma o nome, di cui lui stesso non capisce davvero il motivo e che non riesce a colmare in nessun modo. Nessun esercizio, nessuna attività extrascolastica, nessuna ragazza, nessun gioco nuovo o nuovo paio di scarpe. Alessandro la sente, lì, all’altezza del petto e la notte si sveglia e annaspa, cercando di afferrare il ricordo del sogno. Non ci riesce mai. 

Gli rimane sulle labbra un sapore conosciuto e familiare che gli fa vibrare le viscere, anche se non sa perché, e la sensazione di una mano poggiata fino a poco prima tra i capelli e di senti che gli carezzano la pelle morbida del collo. Allora Alessandro si tocca e sospira, finché non viene, con tra i denti un nome che non riesce a pronunciare. 

Che non sia normale, lo sa, lo ha sempre saputo. È sempre stato una spanna sopra gli alti, più veloce, più forte, più intelligente. Da bambino sapeva cose che nessuno gli aveva spiegato e le maestre si congratulavano sempre con i suoi genitori per il fatto che fosse un bimbo studioso - lui neanche ha iniziato davvero a studiare fino al liceo. 

 

Si incontrano d’estate, quando Alessandro è in vacanza alla casa al mare con i suoi genitori e lui serve il loro tavolo in uno dei tenti locali che si affacciano sulla spiaggia. 

Non ha neanche bisogno di leggere la targhetta, per sapere il suo nome e avverte il proprio corpo andare a fuoco, ogni centimetro di pelle formicolare e il petto cercare a stento di resistere al martellare del cuore. Alessandro si sente improvvisamente morire e al tempo stesso nascere di nuovo, con i pezzi che piano piano prendono forma e si rimettono insieme e reclamano di diventare un tutt’uno. 

Il cameriere gli sorride gentile e Alessandro riesce a riconoscere ogni lentiggine sul suo viso, anche se sulla pelle non ce ne sono; vede i capelli ricci e lunghi, neri, anche se porta un cappellino; le cicatrici sulle mani, di quando erano sul monte Fato e imparavano a cacciare, anche se non ha alcuna cicatrice sulla pelle liscia delle mani. Alessandro lo vede, Patroclo, dietro il costume di carne nuovo, dentro quel corpo nuovo che non ha niente di quello originale. E come vede Patroclo, vede anche se stesso - Achille.

Patroclo non dà segni di averlo riconosciuto, prende le loro ordinazioni e va via. È sempre così, è sempre lui a trovarlo per primo, sempre Achille a ricordare a entrambi chi siano. A mantenere una promessa mai pronunciata. 

- Certo che ci saremmo trovati lo stesso - gli dice quando torna per portare loro le bibite, afferrandogli gentile un polso, nella loro lingua madre. È quella la frase che gli dice sempre, ogni volta che lo ritrova, ogni nuova vita, indifferentemente da quale forma abbiano, per scusarsi di non aver pronunciato quelle parole la prima volta che glielo ha chiesto. 

Achille vede allora il barlume della comprensione attraversargli gli occhi e Patroclo si risveglia. 

Profile

irgio: (Default)
irgio

April 2023

S M T W T F S
      1
234 5678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
30      

Style Credit

Expand Cut Tags

No cut tags
Page generated Jul. 3rd, 2025 11:08 pm
Powered by Dreamwidth Studios