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- Storia scritta per il COWT10;
- Avatar | Zuko; Katara;
- Prompt: M1 | Trust
- 309 parole;
La cicatrice spicca sul pallore del viso e i capelli non sono abbastanza lunghi per coprirla. I meandri di Ba Sing Se sono umidi e illuminati dai cristalli verdi e a Zuko fa male un po’ tutto per lo scontro e per la caduta.
Katara lo fissa come se volesse ucciderlo e lui non riesce a fargliene una colpa, ma poi le ridà la collana e la guarda in quel modo orribilmente sincero e vulnerabile che la Dominatrice dell’Acqua cede e si fica e abbassa la guardia.
Zuko è sempre stato bravo a guadagnarsi la fiducia altrui, anche se non saprebbe dire perché. Forse per il modo in cui guarda la gente, per le espressioni stupide che gli sfuggono quando cerca di non essere perennemente accigliato o per il fatto che abbia ancora le guance tonde di quando era un bambino.
Katara capitombola e gli sfiora il viso, la cicatrice e si fida e a Zuko quel tocco piace.
Dura così poco che Katara quasi si concede il lusso di dimenticare di essersi fidata,
La fiducia va guadagnata e Zuko ne è consapevole, così come è consapevole di non meritarla - non subito.
Katara lo fissa con odio, come non lo ha mai guardato, neanche quando le dava la caccia per tutto il globo e li attaccava con palle di fuoco, nel tentativo di abbattere Appa e catturare l’Avatar.
Aang è più bonario, più tranquillo, per natura tende a fidarsi del prossimo con maggiore facilità e cerca di intercedere per lui. Katara, però, non si lascia convincere e Zuko a una certa trova quasi esasperante che lei si frapponga istintivamente tra lui e il Dominatore dell’Aria.
- Non mi fiderò mai più di te - gli soffia un giorno dritto in faccia, con le sopracciglia contratte e lo sguardo di chi potrebbe aprirgli la gola da un momento all’altro.